Una graphic novel che già dal titolo si propone come una
scossa, una saetta. Rossa. La storia parte con un evento che, musicalmente e
non solo, ha segnato la nostra epoca, sicuramente per chi scrive e per molti
altri: la morte di David Bowie. Consideratelo già come un colpo al cuore. Appena
appresa la notizia dal cellulare il protagonista, Samuel, si trova inspiegabilmente
catapultato in un mondo parallelo dove fa la conoscenza di Edo, un drago
multicolore che lo informa di trovarsi a Bologna nel 30D50 (200016) in una
dimensione in cui il mondo si è evoluto, informatizzato e profondamente
cambiato seppure qualcosa sembra essere rimasto immutato (o quasi): i
sentimenti, la pizza, le sbornie, la musica e l’amicizia. Si interagisce con gli
altri e con qualsiasi struttura attraverso un dispositivo inserito sotto pelle chiamato
INTOskin, gli animali domestici si chiamano OLOpet e non sono animali veri,
quelli sono confinati in riserve fuori dalle città ed è proibito sia vederli che
mangiarli. Il mondo del futuro, scoprirà Samuel, non è poi molto diverso da
quello da cui lui proviene e David Bowie lo accompagna, tramite sogni, ricordi,
poster, come un custode, una entità che non è mai morta davvero, che conferisce
alla novel quella continuità tra passato e presente, tra vita e morte, tra
sogno e realtà attraverso le incursioni della rock star che, nella sua vita, fu
già in grado di tessere una trama di collegamento tra diversi mondi. Samuel può
comunicare con il passato attraverso il cellulare pur essendo in una dimensione
distorta a livello di spazio e di tempo, la nostalgia lo assale, l’idea della
scomparsa dei suoi cari lo fa piangere di dolore, è curioso di esplorare il
futuro, ma le radici che ha nel 2016 a volte lo tirano indietro come un’ancora
incagliata in uno scoglio creando un gap nel quale il ragazzo fatica a
districarsi. Qual è la chiave della salvezza? Come scegliere da che parte
stare? Passato o futuro? Quando improvvisamente un costume da drago rivela un
ragazzo che ha paura di mostrarsi per ciò che è, quando i sentimenti sono la
colla che unisce personaggi provenienti da mondi diversi, da ere diverse, quando
una saetta rossa diviene il simbolo di forza, identità e libertà Samuel capirà dove
vuole rimanere, troverà la sua casa e il suo posto nel mondo, non importa quale
mondo, purché sia il suo. Saetta Rossa è un viaggio multidimensionale,
un sogno pirotecnico e delicato, reso tale dalla magistrale arte di Riccardo Atzeni,
che ne ha curato le illustrazioni. Un tratto delicato, soave, volti che emanano
una dolcezza che traspare dalla carta, che incarnano alla perfezione il senso
delle parole di Marco Bucci, colori acquerellati che a volte sembrano
sciogliersi e fondersi tra loro come a testimoniare il fluire di passato e
futuro che non è un alternarsi, è un unico, potente flusso che appaga occhi e cuore
quando ci si immerge nella lettura di questa opera meravigliosa.
Nella dedica che mi è stata fatta sul libro con una penna
rosa dal tratto sottile ma deciso c’è scritto “David è solo partito”. Niente di
più vero. Però ci manca.
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